Seduta qui, ascoltando uno dei miei album preferiti: For Emma, Forever Ago di Bon Iver.

Un altro anno se ne sta andando e si iniziano a tirare le somme. L’annata nonostante la perdita di produzione in vigna è andata bene, le basi sono una più buona dell’altra. Come sempre Monfumo esce vincitrice. Ora basta un po’ di pazienza, aspettare la primavera e lasciare che diano il meglio di sé.

Un altro anno se ne sta andando e si iniziano a tirare le somme. Si sa che nella vita ci sono molte incertezze, e (molte) poche certezze. Delle persone molto care ci hanno lasciato e nostro papà ha avuto un piccolo incidente qualche mese fa.

La Bele Casel, prima che essere un’azienda è una famiglia, una famiglia in cui ognuno ha un compito ben preciso. Nostro papà, il “topo di cantina” come gli piace definirsi, a un certo punto si è trovato costretto a stare seduto in poltrona e a stare lontano dal suo amato vino. Siamo una famiglia, una bella famiglia, e come in ogni famiglia che si rispetti quando un membro si trova in difficoltà ecco che c’è sempre qualcuno pronto ad aiutare.

Da un giorno all’altro, oltre allo spavento che il papà ci ha fatto prendere, Luca si è ritrovato a dover gestire da solo la cantina, così come era successo circa una ventina di anni fa.

Un altro anno se ne sta andando e nonostante tutto posso dire, possiamo dire, che siamo molto fortunati. Quindi volevo approfittare, un po’ a mo’ di letterina di Natale, per ringraziare la mia famiglia e farvi capire, per chi non la conoscesse, quanto speciale sia.

A papà, che ha la testa dura come una roccia. Che ci ha dimostrato tante volte quanto è forte e sa rialzarsi a testa alta dopo ogni caduta o difficoltà.

A mamma, che nonostante la fatica e le mille cose da fare, non molla un secondo e che ogni giorno di più mi ricorda la nonna Gina.

A Luca, che non si è fatto prendere dal panico nemmeno per un secondo e ha preso in mano la situazione fin da subito. Che se non fosse stato per lui, chissà cosa sarebbe stato della Bele Casel.

L’ultimo pensiero va sempre ai nonni lassù, che vegliano su di noi.  Un pensiero speciale va soprattutto alla nonna Gina che mi diceva sempre:”La cosa più importante è la tua famiglia, ricordatelo”, e aveva ragione. Nessuno mi ha mai posto questo quesito ma se doveste chiedermi un giorno “chi è il tuo punto di riferimento?” risponderei senza pensarci due volte: ”la mia famiglia”

“Whatever could it be

That has brought me to this…”

Vi lascio qui il link all’album se vi va di ascoltarlo.

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